Sono bastate 3, forse 4 parole. Dette da lei. E il macigno che pesava e piegava la mia schiena si è trasformato in un sasso. Fastidioso, ma portabile. Quanto mi acchiappa, la mia analista! E quanto mi mancava. E che sollievo. Finalmente, riuscire a dare un senso al gomitolo di sentimenti e all’incastro dei pensieri.
E’ stato come tornare a casa, dopo una giornata pesante, togliersi le scarpe, mettersi qualcosa di comodo e caldo, bersi un tè con il gatto in grembo. La giornata di merda non si cancella, nè ci sono antidoti per la merda del giorno dopo, ma almeno, godersi il tè.
Questo è l’effetto di una seduta dopo due mesi passati a vagare biascicando. Ora ci vedremo il prossimo mese, invece che tra due. La questione in ballo è sufficientemente succosa da giustificare un piccolo crescendo. Almeno per un periodo.
E’ incredibile come spostare lo sguardo al centro del problema possa essere già di per sè un sollievo, quando non una mezza soluzione. Ritorniamo al centro, per favore.
Ritorniamo al centro, per favore!
novembre 10, 2009 di compagnuccia
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